2018. Grazie ai miei viaggi

Il mio grazie più grande del 2018 va ai miei viaggi. Quelli fatti con amici di vecchia data (tra cui c’è chi in questo momento sta risalendo la penisola per venire a passare l’inizio del nuovo anno con me) e quelli fatti da solo. Soprattutto quelli fatti da solo, dove ho conosciuto nuovi amici, tra cui c’è chi nel 2018 è già venuto a trovarmi, dando modo così a qualcun’altro di fare nuove scoperte.

In questi viaggi ho percorso a piedi 413 chilometri e ho capito che non c’è nulla nella vita che mi gratifichi di più di conoscere nuovi posti e di raccontarli. Ho scelto cinque foto rappresentative di questi viaggi, una per ciascuno dei territori che ho visitato. Sono stato due volte nella mia amata Spagna. Prima in Galizia dove ho visto per la prima volta l’Oceano Atlantico. Anzi, ci sono finito in mezzo, scalando le vette di un arcipelago incantato. Poi mi sono lasciato avvolgere dalla calda Andalusia e dai suoi pueblos blancos che ci parlano della possibile armonia tra uomo e natura. Sono tornato come da prassi nel Gargano a trovare la bella gente di Mattinata e dintorni. Mi sono perso tra le punte aguzze delle scogliere del Portogallo, ritrovando la strada di notte, là dove l’Europa saluta il suo ultimo sole. Ho visto per la prima volta Parigi, mi sono lasciato schiacciare dalla sua monumentalità dal colore di pietra. Ho visto per la prima volta Londra, l’ho raggiunta passando sotto la Manica. Una galassia umana in continuo rinnovamento. E proprio da un antico porto riconvertito in città contemporanea, che scorgete tra le foto,  vi saluto e vi do appuntamento al 2019, perché qualcosa bolle in pentola. Tutte queste storie non muoiono in una fotografia, ma ve le racconterò. Spero vogliate seguirmi in questo mio nuovo progetto. A tra poco.

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